Lungo tutto il 2009 una collaborazione tra l'Università di York e Cambridge, sponsorizzata dall'AHRC, ha realizzato tre workshop, realtivi al tema "Exoticizing Vesuvius?". Il primo workshop (12 gennaio 2009), intitolato "The historical and intellecutal formation of Neapolitan Historiography", si è svolto presso l'Università di Cambridge e intendeva tracciare il processo che ha condotto Napoli all'acquisizione di una consapevolezza storica e intelletuale attraverso secoli diversi. Peter Burke (University of Cambridge), John Marino (University of California at San Diego) e Girolamo Imbruglia (Istituto Universitario di Napoli, Orientale, Napoli) hanno preso in esame l'età Moderna, Pre-Moderna e l'Illuminismo; John Davis (University of Connecticut) ha invece realizzato un lavoro sul XX secolo, Marta Petrusewictz (Università della Calabria e City University of New York: Hunter College and the Graduate Center) si è occupata dei modernizzatori rurali nel Regno delle Due Sicilie, mentre Anna Maria Rao (Università di Napoli- Federico II) ha riflettuto sulle opportunità perse nella storia di Napoli. Il secondo workshop, "Topography and Piety: Naples Afflicted" (3 aprile 2009, University of York), ha esplorato la connessione tra il concetto di pietà e quello di topografia napoletana: in particolare, la devozione religiosa (Paola D'Agostino, Università di Napoli- Federico II), racconti di disastri, terremoti, eruzioni, peste e la "pietà" che ha preso forma intorno a questi fenomeni naturali (Marino Niola, Istituto Suor Orsola Benincasa- Napoli), individuando infine quelle che potrebbero essere definite vere e proprie topografie della pietà (Helen Hills, University of York, Thomas Willette, University of Michigan, Harald Hendrix, University of Utrecht). Silvana D'Alessio (Università di Salerno) ha offerto invece una nuova e interessante lettura della storica figura di Masaniello, delineandone un ritratto che coinvolge persino David e l' Anticristo. Il terzo ed ultimo workshop di "Exoticizing Vesuvius" ha avuto luogo il 18 settembre 2009, presso l'Università di Cambridge, CRAASH (Centre for Research in the Arts, Social Sciences and Humanities). L'incontro, dal titolo "Objects of Collecting in Naples and Naples as Object of Collecting" ha analizzato "Napoli" e i "napoletani" come soggetti di raccolta e dispersione, intrecciando temi, quali l'esportazione di bene, l'esilio, il turismo, commerci e tesori. Dinko Fabris (Università di Salerno a Lecce/Centro di Studi di Musica Antica Pietà dei Turchini, Napoli) e Martin Deasy (University of Oxford) si sono occupati della ricezione della musica napoletana attaverso il XVII e XVIII secolo (nel primo caso) e il XIX (nel secondo); altri contribuiti hanno provato a ricostruire le immagini di Napoli che emergono dai lavori di Giovanni Battista Lusieri (Cesare De Seta, Università di Napoli- Federico II), o di Cluade- Joseph Vernet (Helena Hammond, University of Surrey), o ancora dalle collezioni del Principe di Tarsia (Paola Bertucci, Yale University), dalla rappresentazione dei venditori ambulanti (Melissa Calaresu, University of Cambridge), o infine dalle storie e dalle guide alla città (Barbara Naddeo, CUNY: The City College of New York).
Poster e programma dettagliato per ogni workshop sono qui disponibili:
Workshops in 2009 booklet (MS Word , 66kb)
exorcizing Vesuvius poster (PDF , 364kb)